Cellulare Android o iPhone come Webcam del PC
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Con i tempi che corrono, a molte persone è richiesto di lavorare o studiare da casa, e spesso è richiesta una webcam per partecipare a riunioni o lezioni a distanza. Frequentando la quinta superiore, ho quindi avuto la necessità a partire dall’inizio del 2020 di una webcam per effettuare interrogazioni, riunioni o in generale tutto ciò che concerne la didattica a distanza. Problema: io non ho una webcam per il mio PC fisso, quindi ho dovuto scegliere tra due opzioni: comprare una webcam o utilizzare il portatile o il Surface Go (che però non ha ancora le fotocamere interne funzionanti su Linux). Ho così scelto alla fine di non prendere nè l’una nè l’altra strada, ma di provare a “crearmi” la mia webcam a costo zero.
Come si fa
Servono veramente poche cose per iniziare:
- Un computer con Windows o Linux, sul quale desideriamo avere la webcam
- Un telefono Android o un iPhone, che fungerà da webcam
- (Opzionale) Un cavetto USB, nel caso in cui si scelga di non utilizzare il collegamento WiFi.
A questo punto bisogna installare DroidCam sia sul cellulare-webcam che sul computer che andrà a sfruttarne la fotocamera. I link per scaricarlo si possono trovare direttamente sulla pagina web della casa di sviluppo, Dev47Apps.
Se si vuole usare la connessione WiFi basterà assicurarsi che i due dispositivi siano connessi alla stessa rete, e dopo aver aperto l’applicazione su entrambi bisogna inserire nel programma su PC l’indirizzo IP e la porta riportati all’interno dell’app DroidCam su telefono, e la webcam inizierà a funzionare.
Per usare il cavo USB la procedura è molto simile: non bisogna inserire nessun indirizzo IP ma solo la porta riportata dal cellulare. Per gli utenti Android è necessario attivare il Debug USB dalle impostazioni del dispositivo.
E andrebbe bene così, però…
nel mio caso no. Come si vede dall’immagine di copertina il mio vecchio e fidato Huawei P8 Lite è montato su un piccolo treppiedi, in maniera tale che possa essere sempre pronto al suo scopo. Purtroppo si presenta già il primo problema: l’immagine che arriva al PC risulta ruotata a testa in giù e l’unico modo per ovviare al problema è acquistare la versione a pagamento di DroidCam, che però abilita questa funzionalità solo su Windows e non su Linux, rendendo futile nel mio caso il comprare l’applicazione. Ed è qui che entra in gioco il vantaggio del software open-source: lo sviluppatore dell’app mantiene il programma per Linux attraverso la piattaforma di GitHub, ed è quindi possibile vedere e modificare il codice del programma a piacimento. Ho così creato una versione di DroidCam per Linux in grado non solo di ruotare il video di 180°, ma anche di specchiarlo orizzontalmente e verticalmente. Se foste interessati, trovate il tutto qui. Infine, ho automatizzato il processo di associazione: il telefono si accende non appena accendo il computer, e grazie all’applicazione Automate DroidCam si apre in automatico e mette la luminosità dello schermo al minimo. L’unica cosa che mi resta da fare manualmente (volutamente) è lanciare il comando di associazione, permettendomi di collegare e scollegare la webcam a mio piacimento.